Ormai lo sappiamo: se non sei online, non sei quasi nessuno. È intuitivo capire il perché: che si tratti di un prodotto da acquistare o di un’attività locale da trovare nella propria città, tutti ormai ci affidiamo a Google per quasi tutte le scelte da fare. Qui troviamo un mare magnum di informazioni, recensioni, dettagli, orari, dati di contatto… tutto ciò che ci serve per aiutarci a prendere le decisioni più disparate.
Questo lo rende un ottimo alleato per le aziende, un palcoscenico dal pubblico potenzialmente infinito che gli imprenditori devono essere bravi a sfruttare. Uno degli strumenti messi a disposizione alle aziende è Google Ads, la piattaforma pubblicitaria proprietaria di Big G, che offre tantissime opzioni e modalità di promozione. Le due tipologie di campagne più diffuse sono le campagne Ricerca Google Ads e le campagne Display Google Ads: come scegliere tra le due? Vediamolo insieme.
Un ripassino veloce
Abbiamo già visto nel dettaglio come funzionano questi due tipi di campagne; proviamo adesso a metterle una accanto all’altra per capire quali sono le principali differenze.
Per creare una campagna Ricerca, l’inserzionista seleziona una lista di parole chiave per cui vuol far comparire il proprio annuncio. Se ad esempio ho un e-commerce che vende magliette personalizzate, posso selezionare le parole chiave “t-shirt con stampa”, “magliette personalizzate”, “stampa magliette online” e così via: in questo modo, quando un utente fa una di queste ricerche su Google vedrà apparire il mio annuncio fra i risultati.
Per le campagne Display, invece, il funzionamento è un po’ diverso: gli annunci compariranno su tutta una serie di siti web mentre l’utente naviga tranquillamente su internet, cogliendolo “di sorpresa”. Servono quindi soprattutto a far scoprire il tuo brand e i tuoi prodotti o servizi a chi ancora non li conosce, oppure a “inseguire” chi ha già interagito, per esempio con il tuo sito.
A che punto del “viaggio” sono i tuoi utenti?
Come forse avrai capito, la grande differenza tra le campagne Ricerca e quelle Display è quindi il momento in cui vengono mostrate agli utenti. Non il momento in senso puramente temporale, ma la fase precisa del loro “viaggio”: viene infatti chiamato Customer Journey (“viaggio del consumatore”) il percorso che porta gli utenti dalla scoperta di un bisogno fino alla considerazione di diversi prodotti o servizi e infine all’acquisto.
Se riflettiamo un momento sulle nostre campagne Ricerca e Display, è facile capire che gli utenti a cui vengono mostrate le une o le altre si trovano in punti diversi del loro viaggio. Abbiamo infatti detto che le campagne Display (a eccezione di quelle con obiettivo di remarketing, ma niente paura: ne parleremo più tardi) vengono mostrate a utenti che stanno navigando in internet “per i fatti loro”, senza particolari intenzioni di acquisto.
I “bersagli” delle campagne Ricerca, invece, sono persone che fanno determinate ricerche su Google, legate ai prodotti o servizi che offri: sia che cerchino informazioni sui prodotti (usando parole chiave come “quanto costa una t-shirt personalizzata” oppure “friggitrice ad aria recensioni”), sia che abbiano una chiara intenzione di acquisto (“stampare magliette online”, “friggitrice ad aria economica”), è chiaro che questi utenti si trovano almeno un passo avanti nel viaggio del consumatore rispetto a quelli del gruppo precedente.
Come scegliere? Anzi… devi scegliere?
Abbiamo ripassato velocemente come funzionano le campagne Ricerca e le campagne Display e poi capito in cosa differiscono, ovvero il punto del “viaggio del consumatore” in cui si trovano le persone a cui vengono mostrati gli annunci. Quindi, come scegliere?
In primis, devi tenere conto del tuo obiettivo. Se vuoi far conoscere la tua attività o i tuoi prodotti (ad esempio se sei nuovo o se vuoi lavorare per aumentare la tua reputazione), le campagne Display sono più adatte a te; se invece il tuo obiettivo al momento è convertire il più possibile (ovvero far acquistare i tuoi prodotti, ma anche raccogliere contatti tramite un modulo ad esempio), allora dovresti orientarti su una campagna Ricerca.
In secondo luogo, come per tutte le attività di promozione, ricorda di tenere conto del tuo budget: se ad esempio hai un e-commerce e al momento puoi investire una somma limitata, probabilmente ti conviene concentrarti sulle campagne Ricerca, in modo da generare più conversioni più velocemente.
Come spesso succede, però, la vera forza di Google Ads sta nel combinare le diverse tipologie di campagne e quindi i diversi obiettivi. Un esempio? Potresti far scoprire il tuo brand con una campagna Display, in modo da iniziare a “entrare nell’occhio” degli utenti, e affiancarle una campagna Ricerca, così che le persone che cercano i prodotti che offri si ricordino di te quando ti vedono comparire fra i risultati.
Un altro strumento “combinato” particolarmente potente è dato dall’unione di una campagna Ricerca più una campagna Display con obiettivo remarketing. Pensaci: quante volte hai cercato un prodotto, sei entrato in un sito, magari l’hai anche aggiunto al carrello ma poi, per un motivo o per l’altro, hai chiuso quel sito e l’hai abbandonato lì? Se però un paio di giorni dopo, leggendo le notizie o consultando un blog, comparisse proprio quel prodotto in un annuncio, sicuramente ti tornerebbe subito in mente, e magari ti chiederesti perché in effetti tu non abbia ultimato l’acquisto. E magari… potresti decidere di rimediare!
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